El attesissimo
frankenstein de Guillermo del Toro (la nuestra recensión), en Netflix el 8 de noviembre, rimane abbastanza fiel al racconto classico, ma introduce algunos cambios significativos, y una gran modificación en el final.
frankenstein sigue la vicenda di Victor Frankenstein (interpretado por Oscar Isaac), un brillante científico y chirurgo ossessionato dal desiderio di sconfiggere la morte dopo la perdita della madre, morta di part mentre dava alla luce il suo fratellino William. Alla fine, Victor riesce a dare vita a una Creatura senziente (interpretata da Jacob Elordi), ensamblada con arti e organi prelevati da diversi cadaveri. Tuttavia, subito dopo averla creata, la abbandona e tenta di distruggerla, condannando entrambi a un destino di disperazione e distruzione.
Por la parte mayor, la película si sviluppa in modo similar alle numerose altre versioni della storia viste nel corso degli anni. Sin embargo, en esta rilettura, Victor è rappresentato come un uomo molto più rawle e illuso rispetto al suo corrispettivo letterario, e la indifferenza verso chi lo circonda porta alla morte di Elizabeth Lavenza (interpretada por Mia Goth), che in esta versione sviluppa un legame profondo con la criatura.
En el romance, è la Creatura a uccidere Elizabeth la notte delle sue nozze con Victor. En la película de Del Toro, invece, Frankenstein la uccide accidentalmente, sparandole entre lei abbraccia la sua creazione.
Con createre e creatura ormai impazziti per il dolore e accecati dal desiderio di vendetta, la Creatura rintraccia Victor al Polo Nord, dove l’uomo, gravemente ferito, si trova a bordo di una nave dopo aver raccontato la sua storia al capitano Anderson. Nel romanzo, Frankenstein muore prima che la Creatura arrivi, ma nel film i due condividono un ultimo momento insieme: Victor si scusa per le proprie azioni e implora — e ottiene — il perdono dal suo “figlio”.
Invece di scegliere di morire accanto al suo creador, come avviene nel libro, la Creatura decide di abbracciare la vita, allontanandosi lentamente nell’orizzonte ghiacciato, verso un destino incerto.










